sabato 17 maggio 2008

Farfalla

I miei quaranta sono arrivati in un momento della vita in cui sento particolarmente il logorio e la fatica di conciliare l’intimo con il mondo, che spesso mi mette davanti a scelte difficili e a situazioni frustranti. Vivo ogni giorno la difficoltà di essere donna, moglie, mamma in una società milanese che silenziosamente emargina.
Che dire? In pace con me stessa? Può essere.
Percepisco in me un’energia in costante ebollizione che non è facile da mettere in disparte. La sento, odo il suo richiamo, ma la mia attenzione e devozione sono necessarie altrove. I figli sono la mia creazione più grande e solo guardarli mi riempie d’orgoglio, anche se un’ingannata soddisfazione materna aleggia in una ritmata quotidianità casalinga poco più che sorridente.
Quella crisi, quella dell’immaginario collettivo, attesa quasi come l’arrivo di un treno in stazione, non è arrivata. O almeno non è arrivata nei modi impetuosi che mi aspettavo, è entrata quatta quatta dalla porta di servizio. Da crisalide a farfalla senza far troppo rumore.

Nel mio piccolo mondo ingarbugliato sopravvivo, cercando di mantenere lo stesso entusiasmo per la vita di sempre. Non rimpiango il passato come lontano, perché non lo sento perduto, l’effervescenza scriteriata della gioventù si è trasformata in una passione adulta e consapevole, senza fretta. Ho soffiato le candeline del compleanno circondata da affettuose presenze, un calore noto, confortante come la stessa certezza del sole che sorge.
Le prime rughe e i primi capelli bianchi non sono riusciti a turbarmi. Le vedo come un segno di saggezza ed equilibrio. mi fanno sentire di aver raggiunto una certa maturità,. L’estetica del fisico che invecchia non mi spaventa, apprezzo quello che il mio corpo mi ha dato giorno dopo giorno come un dono della vita. Il suo lento consumarsi è solamente indice di vita vissuta. Segna i momenti importanti della mia esistenza.
Gusto ogni giorno allo specchio l’orgoglio del mio ventre segnato che ha dato la vita due volte, osservo la fierezza dei miei morbidi seni che hanno nutrito le mie creature.
La mia bocca che ha baciato, urlato, cantato la vita.
I miei piedi che hanno proceduto per strade impervie.
Le mie mani che hanno dipinto sogni e descritto favole.
Occhi che hanno pianto e che hanno riso, tutto di me si ricollega alla mia memoria in modo unico e privato, riunisce sofferenze e gioie che mi hanno fatto crescere. Solo un osservatore attento ed intelligente può coglierne ed apprezzarne la vivace bellezza che non è intesa per tutti.

Non rinnego un passato scomodo che ha riempito la mia giovinezza, così come non rimpiango le mie antiche scelte, anche se a volte sono state difficili e mi hanno allontanato dalla meta. La gioia di esistere mi riempie l’anima e m’incoraggia a non fermarmi mai, ad andare avanti e a far mia quella voglia di sapere che porta alla saggezza. Con estrema pazienza sto ancora colmando le voragini culturali ed emotive che la mia gioventù mi ha lasciato in eredità. Ho imparato a mettermi in gioco in prima persona per convinzione e senza vergogna, perché voglio vivere ogni istante nella sua pienezza senza mai lasciar scorrere via attimi che potrebbero essere preziosi. La mia è stata una strada lunga e malagevole e di cammino davanti a me ne ho ancora molto, e molti ancora saranno gli ostacoli che dovrò fronteggiare, non voglio pensare di essere arrivata. Sento questo momento come un nuovo inizio, una fase da vivere appieno, ricca del mio pesante bagaglio e di una consapevolezza che da una luce nuova a vecchie esperienze. Nonostante gli inevitabili assalti che arrivano dal mondo, io posso affermare con sicurezza di amare, gioire e soffrire vivendo con dignità giorno dopo giorno ogni istante di questa vita che sento come qualcosa d’insostituibile.

5 commenti:

pinion ha detto...

ma...ma auguroni!!
(son rimasto male ad averlo scoperto tramite blog che ieri hai soffiato le candeline!)
vorrei sapere che torta ti sei preservata..
mmmm devo saperlo!

Donatella ha detto...

ma nooooo!

Sciocchino è uno dei miei capitoli ... non ti farei mai un affronto simile :)

Sono Sagittario, io!

(comunque di solito mi faccio preparare una cheesecake con sciroppo di fragole :P)

Anonimo ha detto...

Ogni volta che entro qui dentro sento l'Inno alla Vita suonare forte e impertinente...

Grazie per la positività.
;-)

Donatella ha detto...

io ci provo ... :)

Anonimo ha detto...

sei fantastica...quasi mi commuovo.
Adesso capisco la similitudine.
Anche io sono sagittario!!!
ma chissà se è vera la storia dei segni zodiacali..bohhhhhhh