mercoledì 14 maggio 2008

Voce del verbo amare

Io amo sedermi ad un tavolino di un caffé per osservare in silenzio la gente, amo pedalare libera per la città ed avvertire l’aria fredda che sale su per la maglia fino all’ombelico, amo stonare sulle canzoni di Ray Charles zigzagando tra le auto in corsa.

Amo ridere, amo piangere, amo provare emozioni forti alla vista di un bocciolo di rosa ed esaltarmi per una giornata di sole. Amo cogliere il frutto dall’albero.

Amo la gente, quella vera con il cuore in mano; amo gli strambi che si ribellano alle convenzioni. Amo la semplicità intellettuale di chi apprezza le piccole cose. Amo l’odore selvaggio dei miei figli dopo una giornata al parco e amo le loro grasse risate.

Amo la mano che sa accarezzarmi e il cuore che sa accogliermi, amo quelle note intense che mi fanno da colonna sonora.

Amo la generosità di chi non ha nulla da dare e la sincerità di chi non ha nulla da perdere. Amo esplorare, capire, conoscere.

Amo il profumo dell’erba e il ronzio degli insetti d’estate, amo i piedi nudi, la pelle bagnata e i fiocchi di neve sulla lingua. Amo le gocce di pioggia sui vetri e l’arcobaleno che compare dopo il temporale. Amo il vino rosso che unisce.

Amo le vene delle mie sapienti mani e le mie ciglia lunghe. Amo ridere di me stessa senza mai perdere di vista la drammaticità degli eventi. Amo il silenzio della solitudine e il suono dei miei pensieri; amo la presenza di compagni di gioco e di leali confidenti.

Amo le parole per il loro significato profondo. Amo la donna nella sua fragile complicità e amo l’uomo nella sua seducente istintività.

Amo il passato, il tempo presente e quello che verrà.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Certo... e poi uno dovrebbe credere che amare ti rende anche felice!

Tzk! ;-)

Anonimo ha detto...

Che belle suggestioni che offri (nel gergo dell'agenzia li chiamiamo insight).

Ti ringraziamo.

Ciao.