lunedì 12 maggio 2008

sorriso

Guardo fuori dalla finestra sulla città malamente soleggiata e intanto mi accartoccio sempre di più pensando ad una vita dove i miei figli sono gli unici gioielli di una collana arrugginita dalle intemperie degli eventi. Il grattacielo Pirelli impera sulla distesa di case come un punto esclamativo. È lì, immobile nel panorama come un pensiero invadente.

E ricordo.

Un sorriso non del tutto familiare. Un sorriso arrivato da lontano, solo per me. Un sorriso che è riuscito a colmare la mia solitudine di moglie bistrattata. Un sorriso che mi ha dato così tanto in così poco tempo. E che, anche ora, aleggia nell’aria. Solo pochi giorni per amare il suo sorriso, denso di quel rispetto che ogni donna si merita. Solo poche ore per far succedere qualcosa di speciale, che non si cancellerà mai più, un amore così vicino e così lontano.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

a chi un sorriso
a chi una carezza

Donatella ha detto...

e per chi ha un po' di "culo" nella vita ... magari anche tutti e due! :P