Io sono un clown e faccio collezione di attimi.
(Heinrich Böll)
Ho letto questa frase e sono rimasta folgorata.
Mi ricordo, in gioventù, di aver letto il suo libro “opinioni di un clown” e di portare la sua dolce malinconia, senza un velo di autocommiserazione, ancora nel cuore.
Sono state le parole “collezione di attimi” a colpirmi come una freccia che senza esitazione centra il bersaglio.
La parola “attimi”, sprigiona l’immagine dell’importanza del momento, singolo ed irripetibile. Non si sente il tempo che passa ma il tempo che resta. Un attimo solo, unico, diverso da un altro, che vale la pena essere vissuto esattamente per quello che è: un istante.
La “collezione” di attimi, perché la voglia di vita è una linea ininterrotta di piccole passioni. Un attimo solo fine a se stesso, non può sopravvivere.
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5 commenti:
"Un attimo solo fine a se stesso, non può sopravvivere."
Forse è vero, ma io avrei dato la vita intera in cambio di un solo attimo. Un'ora, un giorno, una settimana proprio per esagerare, a voler chiedere il massimo. Invece di sopravvivere.
Nel senso che la vita è lunga ed è inevitabilmente formata da più attimi ... anche se quelli da collezione sono sicuramente troppo pochi.
..attimi di follia, attimi di gioia, attimi di felicità, attimi di rabbia..
Gli attimi sono la prova più consistente della propria esistenza.
(wow con che cavolate me ne esco fuori a volte.. =D)
Bellissimo Böll, dopo Canetti e Camus sarà il prossimo nobel da approfondire..
Io penso che in me sopravvivano molti "attimi" fini a se stessi.
per me sopravvive anche un attimo...il casino è non averne, di attimi.
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