venerdì 13 giugno 2008

Acqua, acqua e ancora acqua ...

Sembra che i pensieri migliori sopraggiungano inevitabilmente in quei momenti; quelli dove sei impotente; e rimani, lì senza poter far nulla, a vederli svanire come fantasmi.
Nella monotonia della mia quotidianità, la doccia sembra proprio essere uno di quei momenti. Sarà il roboante scrosciare dell’acqua, il rilassante tepore o il purificante vapore, non so dire. Mi ritrovo concentrata ad immaginare cosa potrò fare da grande; elaboro grandiosi discorsi che poi inevitabilmente non pronuncio mai, metto punti, aggiungo virgole, cancello e poi riscrivo; fantastico su cosa farei o avrei potuto fare. Inauguro ogni volta un elenco infinito di pensieri, che si affollano in un unico momento mentale. Mentre il getto d’acqua calda mi massaggia tutto il corpo, vago fino a perdermi nell’atto di cercare di ricordare momenti del passato scappati via, fissando insistentemente quella stessa crepa sulla piastrella di fronte a me, come attendessi un suggerimento. Ed è li che vedo una donna stanca e provata, una donna somigliante a colei che ripudiavo come modello, ma di cui ricalco le orme.

Un brivido, una fantasia. Il mio seno. Le mie cosce.
Assaporo un po’ di quel sesso mancato e intanto i minuti si allungano su tutti quei pensieri che non hanno un posto stabile nella mia mente, che vagano senza controllo e che possono andare e venire indisturbati.
Vorrei essere in grado afferrarli e conservarli in modo da potermici rituffare dentro ogni volta che voglio. Non accade mai. Volano via. Una volta messo il piede fuori dal bagno, travolta dall’immediatezza della realtà, i pensieri svaniscono proprio come i sogni al risveglio.
La concretezza sovrasta immediatamente quegli attimi di umida riflessione appena evaporati. Molte delle decisioni importanti della mia vita sono figlie di un getto a pioggia scrosciante sul mio buon senso. Molti dei miei dolori sono stati elaborati proprio là, dove le lacrime si potevano confondere tra mille gocce d’acqua e rotolare giù per la pelle nuda fino a morire silenziose.

Calore, punto fermo della mia esistenza, irrinunciabile come l’amicizia più cara. Acqua, elemento d’equilibrio tra me e il disordine del mondo. Sensazioni fisicamente reali che mi aiutano ad affrontare qualsiasi difficoltà. Chiudo gli occhi e mi vedo sdraiata sulla sabbia bagnata con le onde che si dondolano sulla pelle, che mi passano sopra e s’infiltrano sotto richiamando a sé i granelli inermi, lasciando mio corpo tempestato di perle d’acqua.
Delicato brivido nell’indolenza fresca del sole cocente, che scuote l’intorpidito pensiero.
Voglia di tuffarsi e perdersi nell’immensità di una ritmata colonna sonora di naturale ispirazione per cancellare il mondo circostante, almeno per un po’. Voglia di conquistare momentaneamente quella pace interiore, quella stessa di chi chiede di fermare il mondo, o di tornare indietro o di scappare.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

L'acqua è una cosa grande...

tiptop


ps la doccia è veramente ispiratrice,confermo!

Anonimo ha detto...

con quello che costa il combustibile preparati a farle ghiaccie le doccie... se non altro non hai più questi problemi...

macchinadelpopolo
(SENTI UNA COSINA, IO NON C'INTENDO UNA MAZZA CON SCEGLI UN'IDENTITà, CAMPI OBBLIGATORI ETC... Ma bada se per fare un commento ti devo lasciare anche il codice IBAN...)

Donatella ha detto...

@MDP ... la prima volta di solito chiedo anche un contributo economico, ma essendo tu amico di amici ... ci passerò su!

:)

Donatella ha detto...

P.S. non so se è veramente così, ma penso che se ti crei un'identità qui su bogger una volta, poi vale per tutte le altre ...