martedì 11 agosto 2009

un amore sbagliato

Il 25 aprile ho amato un uomo. L’ho amato nel nostro letto. L’ho amato una sola volta.
Il 25 aprile ho capito che non ci sarebbe stato ritorno. Non sarebbe stato più possibile.
Ti ho indicato la porta come unica soluzione e tu te ne sei andato senza immaginare che non saresti più tornato.
«È finita». Te lo dicevo da tempo e tu non ci volevi credere. La vita impietosa ha deciso per noi e io mi son fatta portavoce di una scelta sofferta.
Ora vuoi tornare e mi chiedi scusa. Ora è tardi. «Per il male che ti ho fatto», mi dici.
«Non potevo più amarti così, come eravamo», dico io. «Non ti amo più».
Ti avevo avvertito e tu non mi credevi. «Non minacciarmi», dicevi. Ho dovuto smettere di amarti, non è stato facile. Pensavi potesse durare per sempre. Anch’io l’ho pensato. Ci sono stati momenti in cui credevo che fosse per sempre. Non ora, non più. Niente è per sempre.
Il 25 aprile ho amato un uomo, un uomo che non eri tu. L’ho amato molto, per poco.
Tu mi hai allontanato con le tue mani dure, con la tua voce feroce. Mi hai allontanato e io ti ho lasciato fare.
Ti ho amato e ti perdono, ma non posso più vivere con te. I fatti non si possono cancellare. Sono successi e mi hanno segnata. Hanno segnato anche te. Due vite segnate dai fatti.
Non potevo più tacere, stavo scomparendo nel nulla. Ho dovuto riprendere in mano la mia vita, la mia dignità di donna. L’amore non c’entra, quello c’è stato. Ma era l’amore sbagliato.

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