venerdì 24 ottobre 2008

E si resta parenti ... con affetto!

Eh sì, oggi ho provato a parlare con mio padre dei temi caldi di attualità. Non la pensiamo allo stesso modo, quello lo sapevo già, ma l'ho affrontato a cuor sereno, senza aspettarmi nulla.
È stato comunque buffo notare la mia progressiva spersonalizzazione durante la discussione. Forse il fatto che la sua prole non lo segua ideologicamente lo mette a disagio. Dopo il primo quarto d'ora il mio irriducibile papà ha smesso gradualmente di chiamarmi per nome fino ad arrivare a chiamarmi “voi di sinistra” per il resto della conversazione.
“Voi di sinistra” poi gli ha anche offerto un caffé!

martedì 21 ottobre 2008

venerdì 17 ottobre 2008

Milano - Tutti in bici il 14 novembre

Dal blog di Bebbe Grillo:

Lo smog in città si combatte con le biciclette. A Milano lo smog è incentivato. Chi inquina di più, se paga, può entrare in centro in auto e avvelenare l'aria. Questa idiozia comunale è stata chiamata Ecopass, il pass ecologico. Chi prende la bici rischia invece la vita per la mancanza di piste ciclabili e di ogni tipo di supporto. Molti milanesi muoiono ogni anno sulle due ruote travolti dalle auto e dai camion. A Milano, diceva una canzone, non crescono i fiori e, oggi, neppure le bici.
Andare in bicicletta, per ora, non è stato ancora vietato dal governo della P2. Per questo il 14 novembre invito tutti i milanesi a prendere la bicicletta per recarsi in ufficio, a scuola o solo per farsi un giro. Anche i non milanesi sono invitati per visitare la città. Io ci sarò con una bici fiammante azionata dalla mia possente massa muscolare. Riprendiamoci l'aria delle nostre città.
Ascoltate l'intervista a Eugenio Galli, presidente Fiab Ciclo Hobby Milano e, soprattutto, guardate nel video le "ciclabili" di Milano.

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giovedì 16 ottobre 2008

Viva la scuola ... è nato un blog!

Stasera ho partecipato ad un'assemblea indetta dalla scuola di mio figlio. Genitori ed insegnanti si sono riuniti per fare il punto della situazione sulle informazioni che girano intorno la nuova riforma della scuola pubblica. Ne è uscito un quadro sconfortante. La disinformazione regna ovunque sovrana. La prima domanda che noi genitori ci siamo fatti alla fine dei tre bellissimi interventi è stata: "cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo, come cittadini e come genitori?" La risposta è venuta da sola "informare, informare il più possibile".
Io nel mio piccolo mi sento di provare a divulgare un po' di quelle notizie e di quei pensieri che potrebbero aiutare qualcuno a uscire dalla confusione che si è creata in queste ultime settimane, con l'accavallarsi di notizie e commenti da parte dei mass media. Un modo come un altro per cercare di uscire da questa semplicistica comunicazione basata sugli slogan.
Premetto che fare informazione non è il mio lavoro quindi posso solo dire che cercherò di fare un buon lavoro, sperando anche nell'aiuto di chi, come me, sente che la scuola pubblica e il futuro dei nostri figli sia in pericolo.

Apro un nuovo blog sull'argomento: Viva la scuola! Siete tutti invitati a partecipare!

lunedì 13 ottobre 2008

Contro il DL Gelmini

Sul sito del Quirinale si può (cliccando: posta) mandare una mail direttamente al Presidente Napolitano chiedendo di non firmare il decreto legge della Gelmini.
Se si riesce a raggiungere la bellezza di 20.000 e-mail c'è la possibilità reale di fermare tutto. Quindi visto il numero da raggiungere, rimboccatevi le maniche e fate circolare la notizia a più gente possibile.

Vi ringrazio tutti soprattutto a nome dei miei figli!

P.S. la pagina della posta ci mette molto, ma molto tempo a caricare ... non rinunciate, vi prego!!!!


AGGIORNAMENTO:
Da parte del Capo dello Stato c'è' stata una nota di risposta ... che sembra non dare molta speranza.
L'importante è comunque continuare ad attirare l'attenzione sul problema!

AGGIORNAMENTO n° 2 del 17/10/2008:
Nuova iniziativa ... ora entro i limiti!!!

sabato 11 ottobre 2008

Bocce, briscola e scala 40


Non lontano da casa mia c'è un angolo che dovrebbe essere preso come esempio di "civiltà cittadina". Un lungo viale alberato a doppio senso, con alti platani che corre parallelo a C.so Buenos Aires. La parte centrale del viale, che nella maggior parte dei casi viene lasciata spoglia e usata come posteggio selvaggio, qui è stata recuperata in modo intelligente. Non solamente giardinetti per i bambini (che sono due ben attrezzati), ma un'intera passeggiata con pista ciclabile annessa, e uno spazio autogestito per gli anziani con bocciodromo e tavoli per le partite a carte. Una realtà che a Milano non si incontra spesso. E io, nelle mie corse verso il centro, devio volentieri di qualche centinaia di metri pur di passare dal lì e gustarmi l'atmosfera che si respira. La vista di tutte quelle biciclette posteggiate, della folla di anziani impegnati in attività ludiche in questa città poco ospitale, è quasi commuovente!

giovedì 9 ottobre 2008

Il cellulare

Qualche semplice frase solo per dire che in qualche modo il cellulare è un oggetto che mi irrita. Stasera mentre attraversavo il centro in bicicletta per il mio cinema del mercoledì osservavo la quantità di persone al cellulare. Una percentuale spaventosa. Il tassista nel taxi in attesa chino sulla tastiera. La business woman che ci urla dentro, la mamma e la ragazzina, che camminano di fronte a me, occupate ambedue in conversazioni concitate. L'uomo in gessato che mi supera in bicicletta parla ad alta voce dei suoi investimenti dentro il microfono che ondeggia a ritmo della sua pedalata. Giovani o vecchi, ovunque mi giri c'è qualcuno che parla al telefono, risponde o manda un messaggino. Fermandomi al semaforo mi è anche tornato in mente l'effetto strano che ho provato settimana scorsa, durante un lungo tragitto in autobus, notando la quantità di suonerie diverse che si attivavano una dopo l'altra, intonando quasi una melodia natalizia. Il culmine della serata però è stato poi il cellulare che squillava sulla prima frase del film!

martedì 7 ottobre 2008

Un uomo e una chitarra ...



Eric Bibb - In My Father's House

il cicaleccio delle comari

Nel mio piccolo mondo di donna, quello che gira intorno al quotidiano, mi sono ritrovata particolarmente affezionata ad un rito che ha finito con il dare un’importanza diversa al mio stare al mondo. Non vorrei sembrare esagerata, ma il mio piacere per le piccole cose è quasi morboso. Cominciato così distrattamente è poi finito con il diventare un vero e proprio rito, nel momento in cui il suo significato è cambiato.
Parlo del caffé al bar con le “mamme”, una volta depositati i figli nelle rispettive scuole.
Lo vivo come un modo piuttosto gustoso per riprendere possesso di una fetta del mio tempo. Un rito di passaggio da “mamma/casalinga” a “persona”. Un momento che ha il suo maggior valore nell’affettività che si crea, contornato da un alone di sicurezza che solo un’azione così abitudinaria può darti. Un momento dove puoi trovare conforto e sostegno, quel pizzico di solidarietà che il vivere cittadino contemporaneo è poco generoso a dare. Un momento dove raccogliere le idee e le forze che ti servono per affrontare l’ancora lunga giornata. Un momento d’incontro e di scambio con altre realtà simili quanto basta, ma anche molto diverse. Un momento a cui è molto difficile rinunciare.

domenica 5 ottobre 2008

Viva la scuola

Posto qui il link ad un articolo preso in prestito da un altro blog, piuttosto lungo, ma anche piuttosto interessante sulla questione della riforma scolastica voluta dal centro-destra.
La cosa mi preoccupa non poco e più se ne parla e più mi viene l’ansia.
Porta a Porta è un programma che trovo inguardabile e il servilismo del “conduttore governativo” (come viene chiamato ad un certo punto nell’articolo) mi fa venire il voltastomaco. Questa tv di propaganda mi spaventa e leggere parole come queste mi terrorizza: «Maestro unico, libro unico, voto unico sono parte di un progetto che io sento e vivo e sintetizzo con Dio, patria e famiglia.» (Tremonti sul Corriere della sera).
Questa politica della “semplificazione” applicata anche all’educazione rischierà di produrre menti “semplici”, terreno troppo fertile per il seme del “regime”!

giovedì 2 ottobre 2008

Goofy and Wilbur (1939)



Prima apparizione di Pippo come protagonista di un cortometraggio.

Senso di colpa vendesi

I "lasciati" del mondo intero piangono e si attirano addosso tutta la comprensione del mondo!
E chi invece si trascina da mesi dentro quel senso di colpa di non amare più la persona a cui si è promesso amore eterno? La paura di farla soffrire? Gli scrupoli di agire in maniera scorretta?
Ecco, tutto ciò per poi sentirsi dire che comunque sei un essere malefico! Che me ne faccio del mio senso di colpa adesso?

Fermate il mondo ...

Mah sarà vedere il matrimonio che va a puttane, o vivere con un uomo che ti detesta, oppure sapere che sei diventata la ragione di tutti i mali del mondo che mi fa venire voglia di restare a letto la mattina? O forse sapere che lì, fuori da queste mura, c’è un mondo; un mondo che agli arresti domiciliari si può solo annusare. Magari la consapevolezza di non avere mai un attimo di tregua, di non poter dire “basta”!
Sarà non potersi mai lasciar andare perché hai degli occhi innocenti che cercano in te la sicurezza, quella che ogni giorno tu devi fingere di avere. Quando invece il tuo unico desiderio è quello di abbandonarti a terra, stretta a quella sensazione da: “fermate il mondo, voglio scendere!” Un desiderio di vivere la vita in terza persona per una volta, invece che sempre in prima; poter scegliere come per la narrazione di un romanzo.