venerdì 6 marzo 2009

L’altro lato della medaglia.

Gignese 1970

È lì, sdraiata sul pavimento di una grande sala spoglia. Di schiena. Indossa un abito da sera rosso, un fuoco nel mezzo di un grande cerchio di luce. Le spalle sussultano. Sembra quasi che pianga e io faccio per chiamarla. Vorrei consolarla. Lei si volta con un sogghigno satanico sulle labbra. Verde in viso. Mi sveglio di colpo, tutta sudata urlando: “non sei mia mamma!”.
E continua a venire in sogno, la donna dal viso verde. L’altro lato della medaglia. L’immagine della mamma cattiva e traditrice che è solo il retro di un fronte buono e accudente.
Immagine di una lucidità liquida, come se trasudasse il suo alcolismo. Coesistono il buono e il cattivo in un unico essere. La sua faccia deformata dall’alcol, gonfia, tumefatta. E la sua faccia del bacio della buona notte, sorridente e rassicurante. Le due facce di un’unica mamma. Convivono le due facce, ma non si mostrano mai insieme. Bianco o nero.

1 commento:

tiptop ha detto...

"pensare alle bambine"....le bambine non dicevano nulla della loro madre