E così oggi ho avuto i miei 10 minuti di felicità.
Seduta sulla mia poltrona con il mio bel cuscino sotto le chiappe, il sole che illuminava le pagine della “Ricerca del tempo perduto” proprio nei punti che avevo sottolineato, come per enfatizzarne la poesia. Quella parvenza di isolamento che rasenta il sogno e il gatto appallottolato sulla pancia tipo vecchio plaid, cosa volevo di più.
È in quel preciso momento che mi sono chiesta se sono arrivata ad apprezzare la felicità nelle “piccole” cose per saggezza o solo perché non ho avuto la fortuna di averne di “grandi”.
Diceva Proust: “La felicità è benefica per il corpo, ma è il dolore che sviluppa i poteri della mente”.
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4 commenti:
Un paio di cose mi risultano poco chiare.
Dopo quei 10 minuti di felicità c'è stata la consapevolezza che ti mancavano ancora qualche migliaio di pagine ancora per finire la recherche o la felicità era per aver finito anche il settimo volume?
E poi... come fai a parlare di "piccole cose" con in mano la recherche?
;-)
La felicità era che sono solo a pagina 160 del primo volume ... e le migliaia di pagine sono ancora a venire! :D
Ho capito, cerchi distrazioni per i prossimi 5 anni sotto la guida del nano.
Inguaribile ottimista! ;-)
Ma quali sono le grandi cose che fanno felici?
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