venerdì 23 ottobre 2009

Questione di dignità

“Sua mamma è molto ansiosa” dice l’infermiera con un forte accento spagnolo. “È perché forse sta morendo, no?” Pensa la ragazza seduta sul letto, mentre le risponde con un sorriso stropicciato “Abbia pazienza”.

“Sta per morire”, si ripete nella testa come un mantra e intanto la guarda in silenzio. La mamma sta finendo a fatica il suo piatto di minestrone. Così lo aveva chiamato l’inserviente, minestrone, ma a lei sembra più del brodo sporco in cui galleggia della pasta scotta. La osserva così scrupolosamente che le fanno male gli occhi. Cerca di cogliere un particolare, uno solo, che possa darle la certezza che anche lei lo sa, ma non è sicura di poter reggere il suo sguardo ancora a lungo. Vorrebbe scuoterla forte e prendendola per le spalle vorrebbe urlarle: “Ma tu lo sai che di qui non esci più? Tu lo sai, vero?”. Invece rimane seduta, in silenzio. Perché è così che si fa con chi non ha più scampo, si resta in silenzio.

La mamma le chiede di scartarle il formaggino. Lei si avvicina e glielo prende dalle mani, nota che ha le unghie lunghe e non curate, non sembrano nemmeno più le sue dita. O forse non lo erano quelle di prima. Perché c’è stato un prima, diverso dall’ora, ma altrettanto doloroso. Torna a sedersi sul bordo del grande letto bianco e ricomincia a guardarla mentre fa quei suoi brevi gesti, i pochi consentiti dalla quantità di tubi che la circondano. Il bicchiere d’acqua nell’angolo destro del tavolino, la sveglia bene in vista per tenere sotto controllo la sua solitudine, i fazzolettini umidificati solo poco più in là, le sue uniche certezze dopo cinque mesi di ospedale. Intrappolata nel suo destino un po’ borghese si scusa di essere spettinata e cerca di afferrare il pettine, ma la flebo glielo impedisce. La ragazza docile si alza e senza parlare le avvicina il tavolino al letto. “Ma cosa ti pettini a fare che stai per morire”, pensa, ma subito dopo si vergogna di averlo pensato; è questione di dignità, sempre, anche davanti alla morte.

[…]

2 commenti:

Anonimo ha detto...

spero non sia vero! :(

Donatella ha detto...

eh!