venerdì 24 ottobre 2008

E si resta parenti ... con affetto!

Eh sì, oggi ho provato a parlare con mio padre dei temi caldi di attualità. Non la pensiamo allo stesso modo, quello lo sapevo già, ma l'ho affrontato a cuor sereno, senza aspettarmi nulla.
È stato comunque buffo notare la mia progressiva spersonalizzazione durante la discussione. Forse il fatto che la sua prole non lo segua ideologicamente lo mette a disagio. Dopo il primo quarto d'ora il mio irriducibile papà ha smesso gradualmente di chiamarmi per nome fino ad arrivare a chiamarmi “voi di sinistra” per il resto della conversazione.
“Voi di sinistra” poi gli ha anche offerto un caffé!

5 commenti:

Annachiara ha detto...

Eh, caro mio. A casa mia mio padre era solo con tre donne di sinistra.
L'ultima volta che l'ho visto, mi aveva accompagnato al treno per Fiumicino che ritornavo a Parigi, dopo aver votato. Era l'aprile 2001. E l'Italia era appena diventata un paese di destra. Chissà che direbbe ora mio padre che non ha fatto in tempo a godersi nemmeno tre mesi di Berlusconi....

Anonimo ha detto...

Genitori democristiani fanno figli comunisti. È una cosa quasi obbligata. Quasi, ché mio fratello invece ha un po' del legaiolo...

Donatella ha detto...

e non chiamare mio papà democristiano ... che se ti sente!!!!

tiptop ha detto...

beve il caffè?

Anonimo ha detto...

Pansa a quando inizierà a chiamarti "mangia bambini" e non verrà più a pranzo a casa tua.