lunedì 26 maggio 2008

Senza titolo n°3

Casi segnati nel colore del tempo,
rivoli di dense sentenze enunciate.
Va alla deriva l’umore instabile,
attende solo concordata disfatta.

E' l’intenzione volubile che guida,
laddove l’agire ha perso la forza.
Ancora una volta la vita mi chiama,
ma è capriccio chiassoso del vento.

Sorda al lieve segnale del corpo,
muta all’orecchio che ascolta.
Violente le mani in cui avevi fede,
respingo il dolore da dove è venuto.

Nessun commento: