Non reggo il rifiuto.
Temo l’abbandono.
Aggredisco per paura.
Non sono scuse, è la verità.
Parto in quarta, non capisco più nulla.
Mi fermo solo quando sbatto la faccia.
Quando mi faccio male.
Ma devo essere fermata. Lo so.
Tu lo hai fatto. Sei stato bravo.
Tu hai capito prima di me.
Adesso lo so perché.
Il prossimo passo sarà educarmi.
Senza frusta e senza domatore.
Ti voglio bene sul serio, tanto.
Vorrei abbracciarti.
Vorrei baciarti. Toccarti.
Vorrei intimità tra le nostre anime.
Sbaglio.
No, non sbaglio ad amarti,
ma so che non si può.
Tu non sei per me,
io non sono per te.
Non era, non è e non sarà.
È bello pensarlo, però.
Ogni tanto, immaginarlo.
E ricordare il tuo sorriso
sul mio cuscino.
Non è una poesia.
Sono solo parole.
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