martedì 25 novembre 2008

Porte chiuse

Quando cominci ad addentrarti nei meandri del tuo intimo arrivi ad un certo punto che devi aprire delle porte chiuse.
E lì in quella piazza, circondata da porte mi siedo.
Le osservo e mi chiedo il motivo per il quale dovrei aprirle.
Se sono chiuse forse è meglio che rimangano tali.
Rimango seduta. In attesa di che cosa non saprei, un segnale forse.
Mi guardo intorno per riconoscere qualcosa di familiare, ma più aspetto più mi rendo conto che il paesaggio intorno ha cambiato forma.
Ora non riconosco più i luoghi da cui sono venuta e non distinguo bene la strada di fronte a me. Rimango ancora seduta, immobile.
La curiosità di sapere cosa si cela al di là è forte, ma provo dolore solo al pensiero.

1 commento:

Annachiara ha detto...

A volte certe porte è meglio lasciarle chiuse lì dove sono.